Un esemplare di squalo volpe, una specie animale considerata a rischio di estinzione, è stato avvistato nelle scorse ore al largo di Trieste, nell'omonimo golfo. Secondo quanto riferiscono i media locali, in particolare Telequattro, il predatore è rimasto intrappolato nell'amo di una canna da pesca. Un'imbarcazione, infatti, si trovava in zona per pescare i tonni rossi. Per poter attirare i pesci i pescatori hanno gettato in mare diverse cassette di sardine triturate in mare. Si tratta di una tecnica nota come pasturazione: così facendo la corrente trascina l'odore delle sardine nell'acqua e la scia viene seguita dai tonni, che poi abboccano alle lenze utilizzate per la pesca d'altura.

Squalo portato sottobordo e liberato

Quando l'uomo che ha pescato lo squalo volpe si è accorto che l'animale non fosse un tonno, ha proceduto immediatamente a slamare il predatore e a liberarlo, secondo appunto quanto previsto dalla normativa in materia di protezione delle specie a rischio. Quello avvenuto a Trieste è il secondo avvistamento di squalo volpe dopo quello avvenuto nel luglio dello scorso anno. Generalmente non è una specie pericolosa per l'uomo, ma se infastidita e minacciata è in grado di attaccare, provocando anche ferite piuttosto serie, come del resto tutti gli squali. L'animale avvistato nel golfo misurava una lunghezza di quattro metri per un peso di circa 200 chili. Bisogna anche chiarire che l'uomo che ha pescato lo squalo era un pescatore sportivo.

Lo squalo volpe è poi un pesce davvero caratteristico: la sua coda infatti è lunga metà della totalità del corpo ed è usata generalmente come scudiscio (una sorta di frusta) per stordire le prede. L'esemplare triestino si è spinto in alto Adriatico molto probabilmente per seguire i banchi di pesce azzurro.

Un nuotatore solitario

Lo squalo volpe è un pesce solitario, che percorre lunghe distanze per poter trovare il cibo. Si trova in tutti i mari temperati del mondo, quindi anche alle nostre latitudini. Lo squalo, grazie alla sua lunga coda e alla velocità di cui è dotato, può effettuare dei grandi balzi fuori dall'acqua. Di questa caratteristica dello squalo volpe hanno parlato anche numerosi documentari.

"Mamma mia è più lungo della barca" - così ha esclamato il pescatore triestino quando sott'acqua ha visto la sagoma del predatore che si avvicinava all'imbarcazione. Sempre secondo quanto riportano i media locali incontrare così da vicino un animale del genere in Adriatico è un evento piuttosto raro. Dopo essere stato liberato lo squalo, quindi, ha potuto nuovamente nuotare in libertà. Telequattro ha anche pubblicato, sul suo portale, il video dell'emozionante incontro.