Alaccia salata di Lampedusa

schermata-2017-02-25-alle-19-32-34La pesca è sempre stata l’attività principale di Lampedusa. Un settore florido fino a una decina di anni fa, favorito anche dalla presenza della Riserva marina delle Isole Pelagie e della Riserva naturale dell’Isola di Lampedusa. Tra i pesci più pescati al largo dell’isola, c’è l’alaccia.

Un tempo era il principale sostentamento nelle lunghe battute di pesca dei lampedusani che alla fine dell’800 si dedicavano principalmente alla pesca delle spugne. La consumavano fresca, oppure salata e conservata sott’olio. La ricerca dei banchi di spugne durava anche tre mesi e spingeva le piccole flotte fino alle coste della Tunisia e della Libia: durante il viaggio le alacce conservate erano il pasto quotidiano.

Le alacce si pescano oggi come un tempo, con una rete che non danneggia i fondali chiamata cianciolo e la lampara. Si usano piccole imbarcazioni che lasciano il porto nel tardo pomeriggio, al calar del sole. Il periodo della pesca delle alacce va da maggio a novembre e richiede mare calmo e notti buie: la luce della lampara attrae il plancton e quindi i pesci che se ne cibano. Le imbarcazioni accerchiano il banco di pesce con la rete, che viene chiusa e issata a bordo. Il pesce viene messo in cassette con ghiaccio immediatamente dopo la pesca. Una volta arrivato al porto viene subito pulito e messo sotto sale. La ricetta tradizionale per la conservazione delle alacce prevede il riposo sotto sale per 3-4 mesi, il successivo lavaggio in salamoia e la conservazione sott’olio in vasetti di vetro o in scatole di latta.

LE CARATTERISTICHE

L’Alaccia (Sardinella Aurita) è un pesce di mare simile alla sardina. È diffusa nel mar Mediterraneo, nella parte sud del mar Nero e nell’Oceano Atlantico orientale tra il Portogallo ed il Sudafrica. È presente anche sul lato americano dell’Atlantico, tra Capo Cod e l’Argentina comprendendo tutto il mar dei Caraibi e le Antille. Assomiglia molto alla comune sardina ma si può riconoscere per la presenza di una vistosa linea dorata sui fianchi, nonché per la sagoma più tozza e per le dimensioni maggiori (può raggiungere i 30 cm di lunghezza). Ha carni molto digeribili, ricche di proteine, potassio, fosforo, sali minerali e vitamine, e alta concentrazione di grassi insaturi.

LA STAGIONALITÀ

Le alacce si pescano tra maggio e novembre, ma trasformate in conserva sono disponibili tutto l’anno.

L’AREA DI PRODUZIONE

Isola di Lampedusa (provincia di Agrigento).

CURIOSITÀ

L’alaccia viene tradizionalmente consumata fresca, semplicemente fritta, oppure salata e conservata sott’olio. In questo caso viene utilizzata in antipasti o per arricchire di sapore i sughi.