Pescati & cucinati/ Il Gattuccio

Il gattuccio

Il gattuccio è uno squalo di piccola taglia che vive ovunque nel Mediterraneo e, nell’Atlantico orientale, si incontra dalla Norvegia alla Costa d’Avorio. Abita tipicamente i fondali sabbiosi, ghiaiosi, fangosi e corallini dalla superficie fino a 400 m di profondità.  Lungo massimo 80 cm, il gattuccio solitamente non supera i 50 cm di lunghezza. Il corpo è allungato e schiacciato dorsalmente, la bocca è munita di piccoli denti e si trova in posizione ventrale, e gli occhi sono a mandorla. La livrea è di colore bruno chiaro con numerose macchioline scure o bianche sul dorso, i fianchi e le pinne. Il ventre, invece, è biancastro-rosato. È una specie ovipara che si accoppia principalmente durante l’inverno e la primavera in acque profonde per poi spostarsi a profondità inferiori per deporre le uova. Queste, comunemente note come “borsellini della sirena”, sono delle capsule di forma rettangolare che la femmina fissa per mezzo di lunghi prolungamenti (i cirri) alle piante, alle alghe oppure a substrati duri, quali i rami delle gorgonie. Quando i piccoli escono dalle uova misurano circa 9-10 cm. S. canicula è uno squalo completamente innocuo per l’uomo.

Il gattuccio viene classificato in cucina come pesce povero tanto che è possibile trovarlo sui banchi del pesce nelle pescheria a circa 6 euro al chilogrammo. Un gran qualità del gattuccio è di essere senza spine, tranne per la lisca centrale. Questo lo rende adatto ad essere servito anche a bambini ed anziani. Prima di cucinarlo è necessario spellarlo

ed eliminare la lisca, oltre ovviamente ad eviscerarlo.

Come si vede dal video, l’operazione della privazione della pelle non è semplicissima e quindi senza ombra di dubbio è bene sempre farla eseguire dal nostro pescivendolo di fiducia. Gli esemplari più piccoli sono ottimi fritti e nelle zuppe di pesce. Le calorie per 100 grammi di parte edibile sono circa 96