Pesca aguglia: la guida completa per insidiare il belone

La pesca all’aguglia coinvolge gli appassionati di questa specie in un mondo marino vibrante. Con la sua forma slanciata, il belone o aguglia è un predatore audace, rendendo la sua cattura una sfida entusiasmante.

In questa guida completa, esploreremo le tecniche, le attrezzature e le strategie vincenti per insidiare con successo questo predatore del mare. Dalla scelta dell’attrezzatura ottimale alle esche irresistibili, vi condurremo attraverso ogni fase cruciale perché ogni giornata di pesca sia ricca di emozioni e successi.

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SOMMARIO

Pesca dell’aguglia: caratteristiche della specie

Appartenente alla famiglia Belonidae, l’aguglia (Belone belone Linnaeus) è un pesce osseo marino con un corpo estremamente allungato e compresso. Per esplorare appieno le peculiarità di questa creatura, immergiamoci nelle sue caratteristiche distintive:

  1. Il belone ha un corpo sottile e compresso, con una linea laterale posizionata in modo insolito, sul ventre
  2. La pinna dorsale e la pinna anale, situate molto indietro, conferiscono a questa specie un aspetto dinamico e agile nell’ambiente marino
  3. Il dorso blu scuro sfuma delicatamente nell’azzurro dei fianchi argentei, creando un contrasto visivamente accattivante. Il ventre presenta tonalità giallastre
  4. Una delle caratteristiche più sorprendenti dell’aguglia sono le mascelle sottili e prominenti, che assomigliano in modo impressionante a un becco. La mascella inferiore è più lunga di quella superiore con denti, robusti e appuntiti
  5. Con una lunghezza che può superare gli 80 cm e un peso fino a un chilogrammo, il belone si presenta come una presenza interessante nei fondali marini

Questa specie predilige la vita in branco, formando gruppi di diverse decine di individui. Il suo habitat naturale è l’alto mare, ma in estate si avvicina alle coste per deporre le uova, offrendo agli appassionati subacquei l’opportunità unica di incontrarla.

Cosa mangiano le aguglie?

L’aguglia è un pesce carnivoro dalla dieta variegata, cacciando con maestria piccoli pesci come i Latterini e le giovani Sardine.

In che periodo si va a pesca alle aguglie?

Il periodo ideale per cacciare queste creature va dalla primavera inoltrata fino a settembre. Durante l’inverno, poi le aguglie preferiscono vivere al largo delle coste, ma con l’arrivo della bella stagione, si avvicinano alle zone costiere per offrire agli appassionati di pesca un’opportunità imperdibile.

Sebbene l’alba sia il momento privilegiato, queste agili predatrici possono essere catturate con successo anche quando il sole è alto o addirittura durante la notte.

Come pescare le aguglie?

Ecco le metodologie più utilizzate per insidiare questa preda affascinante:

  • Pesca con Bombarda: prevede un recupero lento e continuo ed è efficace per catturare aguglie dalla riva. L’uso della bombarda permette di presentare l’esca in modo accattivante, attirando l’attenzione di questi predatori agili
  • Traina: è ampiamente adottata dai pescatori sportivi per catturare aguglie. Utilizzando barche attrezzate, si trascina un’esca artificiale, richiamando l’attenzione di questi predatori veloci
  • Spinning: la presentazione delle esche vive, come la leccia stella, è fondamentale per attirare il belone. Una volta innescata, la lenza viene lanciata a una distanza di 30-40 metri dalla riva
  • Pesca Bolognese: con canne da 5/6 metri e mulinelli di taglia 2.500, questa tecnica richiede l’utilizzo di galleggianti da 3 grammi e torpediniere dello stesso peso. Il terminale di 0,16 fluorocarbon con un amo a gambo lungo del 12 è ideale per inneschi come scampi, bigattini o vermi coreani
  • Pesca all’Inglese: Questa tecnica consente di raggiungere distanze maggiori rispetto alla pesca bolognese. Con una canna all’inglese di 4,20/4,50 metri e un mulinello taglia 3000, il filo di 0,18 sinking è specifico per questa pratica. Inoltre, un galleggiante 6+2/8+2, pallini e un terminale da 0,16 con inneschi come bigattini o vermi coreani completano l’attrezzatura

L’aguglia viene spesso impiegata come esca viva per la cattura del pesce serra e di altri predatori. Questa pratica è comune nell’area che si estende dal nord della Toscana fino al sud del Lazio.

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Pesca in mare all’aguglia da riva con la bombarda

Pescare le aguglie dalla riva è davvero entusiasmante quando si adotta la tecnica della bombarda, un’alternativa entusiasmante alla bolognese e all’inglese. 

Per intraprendere questa sfida, i pescatori possono affidarsi a canne da 4,20 metri progettate originariamente per la pesca della trota in laghetto, con potenze di lancio fino a 25/30 grammi. Le bombarde utilizzate devono essere galleggianti, mai affondanti, poiché le aguglie preferiscono cacciare in superficie, mantenendosi entro i due-tre metri di profondità.

La lenza è composta da:

  1. una bombarda passante;
  2. un gommino;
  3. una perlina;
  4. una girella tripla;
  5. un terminale di almeno 1 metro di monofilo con diametro tra lo 0,16 e lo 0,18, completato da un amo del 10/14 a gambo lungo.

Questo setup offre la giusta combinazione di resistenza e sensibilità per gestire l’energia e la vivacità delle aguglie.

Per quanto riguarda le esche, consigliamo l’utilizzo di mini-anguilline in silicone di colore bianco. Queste esche hanno infatti dimostrato di scatenare l’istinto predatorio delle aguglie, attirandole con movimenti realistici e colori accattivanti.

Una volta lanciata la bombarda, l’azione ha inizio. Le aguglie, attirate dall’esca in silicone, si avventano con agilità e precisione, dando inizio a una lotta spettacolare.

Pescare i beloni dalla barca

Tra le migliori tecniche per catturare le aguglie c’è la pesca a traina dalla barca. Le soluzioni per insidiarle sono molteplici, attraverso l’innesto di:

  • Un coreano o un lombrico
  • Una camola del miele
  • La stessa pelle di un’aguglia trattata sotto sale
  • Una piuma montata all’amo
  • La matassina

Piume e matassine sono le più efficaci per insidiare questa specie. In particolare, le matassine si impigliano nel rostro, tra i dentini del pesce, che però non verrà ferito durante la traina.

A prescindere dalla soluzione innescata, ciò che è importante è catturare l’attenzione dell’aguglia ricreando il moto di un pesciolino. Il predatore che stiamo insidiando non ha dimensioni importanti e, quindi, ti basterà una velocità intorno ai 3 nodi e canne leggere e sensibili.

Le migliori attrezzature per la pesca delle aguglie

Per pescare aguglie con successo, è essenziale avere l’attrezzatura giusta che unisca qualità e praticità. Vediamo alcuni strumenti fondamentali:

  • Canna Ibrida o da Spinning: si consiglia l’uso di canne ibride come quelle da bombarda per la maggior efficacia nella cattura delle aguglie. Tuttavia, anche le canne da spinning possono essere adattate a questo compito, garantendo flessibilità e precisione
  • Mulinello Leggero: date le dimensioni ridotte della preda, un mulinello di dimensioni comprese tra 2000 e 3000 è più che sufficiente per affrontare i beloni. Optare per un modello leggero assicura una gestione agevole e una risposta pronta durante la pesca
  • Lenza Sottile in Nylon o Fluorocarbon: per massimizzare la sensibilità e ridurre al minimo le slamate, opta per lenze sottili con un diametro compreso tra 0,18 e 0,20. Questa scelta consente una maggiore precisione e facilità nella gestione della preda
  • Esche: sardine e acciughe sono esche naturali irresistibili per le aguglie, rispecchiando le loro prede abituali. Abbiamo visto però che anche quelle artificiali sono molto usate, come i minnow

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