La lampuga… (capone)…Curiosità e pesca.

Scritto da DAVIDE MONA per Raccontidipesca

La lampuga (Coryphaena hippurus), conosciuta comunemente come lampuga o corifena cavallina, è un pesce pelagico appartenente alla famiglia Coryphaenidae.

La lampuga è una specie migratoria dai colori bellissimi sgargianti e vivaci forse tra i più belli del mondo marino, diffusa nelle acque tropicali e subtropicali di Atlantico, Pacifico e Indiano. È presente anche nel Mar Mediterraneo. Appare sulle coste soltanto al tempo della deposizione delle uova (estate-autunno).

Presenta un corpo lungo, compresso ai fianchi, con profilo frontale arrotondato e sporgente. Il corpo si riduce al peduncolo caudale. La pinna dorsale è lunga, alta all’inizio, diminuisce in altezza verso la fine. Le pettorali sono lunghe e appuntite, così come le ventrali. L’anale è poco sviluppata in altezza, ma copre 1/3 del ventre del pesce. La coda è fortemente forcuta.

La livrea è grigio azzurra, tendente al blu sul dorso e al giallo su fianchi e ventre. Il suo colore varia a seconda della luce: magnifico azzurro o porporino, con riflessi metallici di ogni sorta, o giallo-oro.

Raggiunge una lunghezza massima di circa 2 metri ed un peso di circa 20 chilogrammi. Nei mari italiani il peso medio delle catture varia da 3-4 etti ai 5 chilogrammi.

Si ciba di piccoli pesci, specialmente di quelli che abitano gli strati superiori dell’acqua, e principalmente delle diverse specie di pesci volanti. È nota ai pescatori per la sua voracità. La lampuga presenta un accrescimento molto rapido nel primo anno di età arrivando a grandezze ragguardevoli. La maturità sessuale è raggiunta entro il primo anno di vita.

La sua carne è molto apprezzata e ben pagata: questo pesce è oggetto di pesca commerciale e ambita preda di pesca sportiva. È uno dei pesci da traina costiera per eccellenza, apprezzato soprattutto a causa della forte reazione che oppone alla cattura, effettuando numerosi salti fuor d’acqua. Al contrario di tonnetti e palamite, raramente si manifesta.

La pesca commerciale della Lampuga viene effettuata con reti da circuizione o reti da traino, che permettono di catturare grandi quantità di pesce in un’unica volta. Queste reti vengono posizionate in modo strategico per intercettare i banchi di Lampughe durante le loro migrazioni o in aree dove si concentrano per alimentarsi.

In Sicilia, specialmente nella zona di Porto Palo di Capo Passero,in Campania fuori dal golfo tra zone delle isole di Capri e Ischia ,ma anche in altre zone d’Italia i pescatori usano piazzare al largo delle coste, gruppi di foglie di palma legate tra loro in modo da creare una zona d’ombra in superficie; una zavorra a fondo fa sì che le suddette foglie non vengano trasportate dalla corrente, le Lampughe si radunano sotto la zona d’ombra, dove poi vengono catturate con le reti da circuizione.

I periodi migliori per pescare la lampuga

Inizia quando le acque di superficie iniziano a riscaldarsi e per tutta l’estate e oltre,perché si avvicinano per la riproduzione e la deposizione delle uova , e si possono incontrare nel sotto costa fino a settembre e ottobre, ovviamente dipende dalle zone.

Come si pesca la Lampuga

La Lampuga può essere pescata sia da terra che con l’utilizzo di una barca.

Quando si pesca da terra, i pescatori scelgono spesso punti strategici come moli, scogliere o promontori che si affacciano sul mare.

Utilizzano canne da pesca appositamente progettate per la pesca in mare, con mulinelli robusti e fili resistenti. La tecnica più comune per pescare la Lampuga da terra è quella dello spinning.

Essendo la Lampuga un predatore che caccia prevalentemente nei primi strati di acqua, andremo a scegliere esche da superficie ed esche da mezze profondità. Esche artificiali come ad esempio popper, wtd ,minnows,possono risultare vincenti.

Ma un ottimo sistema per pescare la Lampuga da terra è quello di innescare un aguglia viva con un galleggiante, una sorta di teleferica con galleggiante, c’e’ anche chi usa mettere un palloncino gonfiabile, in modo che sia più’ visibile al pescatore dove si trova l’esca quando questa va a zonzo.

Con la barca, i pescatori possono avventurarsi più lontano dalla costa alla ricerca di zone ricche di Lampughe.

Solitamente, vengono utilizzati mulinelli e canne da pesca più pesanti rispetto alla pesca da terra.

La barca viene spesso attrezzata con strumenti per la pesca, come porta-canne, ecoscandagli per individuare i banchi di pesce e attrezzature per la traina come ami e lenze o trecciati.

Quando si pesca la lampuga, è meglio usare un mulinello leggero da spinning o convenzionale con un filo da 10-30 lb. È inoltre consigliabile avere a disposizione una varietà di esche e richiami, come strisce di calamaro, varie esche che imitano piccoli pesci o calamari,ma anche le classiche piumette di tutte le dimensioni forme e colori. Inoltre, la traina con esche artificiali dietro la barca è un ottimo modo per coprire più acqua in cerca delle Lampughe.

Una volta individuato un banco di pesci, utilizzate esche a recupero rapido o velocità di traina tra i 4 e gli 8 nodi per attirare gli attacchi di questi potenti pesci selvatici. Con una tecnica adeguata e un po’ di fortuna, sarete sicuri di avere una giornata di successo in acqua per la pesca della lampuga!

La Lampuga è nota per la sua voracità, quindi è importante utilizzare esche attraenti per invogliarla a mordere l’amo.

Una volta che la Lampuga abbocca, il pescatore deve essere pronto a lottare con il pesce, poiché questo si dimostra un avversario vigoroso. La Lampuga è famosa per i suoi salti fuori dall’acqua e per la sua resistenza, che rende la pesca di questo pesce un’esperienza emozionante. I pescatori devono essere abili nel maneggiare la canna da pesca e nel recuperare il pesce senza lasciarlo sfuggire.

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In conclusione, sia la pesca da terra che quella con la barca offrono opportunità per catturare la Lampuga. Questo pesce pregiato è apprezzato sia per la sua carne gustosa che per la sua reattività durante la pesca sportiva. Che si tratti di pescare da terra o con una barca, la pesca della Lampuga richiede abilità, attrezzature adeguate e una buona dose di pazienza.

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Pubblicato da Raccontidipesca

Pescatore e blogger per passione ! Nel tempo, ho sperimentato diverse tecniche di pesca, dal surf casting al legering al bolentino,passando dalla bolognese all’inglese, sia in acqua dolce che in mare. Ho seguito l’evoluzione della pesca “moderna”, come lo spinning e l’eging, con le varie sottospecie come il light rock fishing. Grazie agli articoli e ai post che pubblico, ho avuto il piacere di entrare in contatto con numerosi pescatori e appassionati che mi supportano nella scrittura, condividendo le loro esperienze, scoperte, tecniche, novità e suggerimenti. Da più di dieci anni scrivo e condivido le mie avventure di pesca con voi, nella speranza di ispirare e coinvolgere in questa meravigliosa attività. Attraverso il blog e i vari canali social ,come un gruppo e una pagina su Facebook , instagram ,Twitter, Pinterest . Spero che il mio entusiasmo sia contagioso e che, insieme, possiamo continuare a imparare, condividere e goderci la bellezza della pesca. Percorrendo la strada della ricerca dell’aggiornamento e della condivisione cerco di promuovere e condividere la pesca in tutte le sue forme , nel rispetto dell’ambiente e della natura cercando di far conoscere questa difficile parola che è il catch e release. A presto, amici pescatori !