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Alaccia
03-01-15

Alaccia

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ALACCIA
(Sardinella aurita)

 

FAMIGLIA

Clupeidi

ORDINE

Clupeiformi

CLASSE

Osteitti  o pesci ossei

PHILUM

Cordati

SUBPHILUM

Vertebrati

 NOMI DIALETTALI

Liguria: sardeina - Lazio: lucciola- Campania: sardune, arenga - Puglia: chiepp - Calabria: lacciole Sicilia: lacciuna sarda- Sardegna: sardone.

Dove vive: Nel Mediterraneo è nota lungo tutto il lato meridionale dove è abbondante, mentre è rara in quello settentrionale e ancora più rara nel Mar Nero. In Italia  è abbondante soltanto in Sicilia dove viene pescata in notevoli quantitativi, abbastanza comune nello Ionio, meno nel Tirreno e, nell'Adriatico meridionale, rara nel Tirreno medio e nel mar Ligure, sconosciuta nello Adriatico settentrionale.

Descrizione: Si differenzia dalle altre tre specie della famiglia per avere il bordo posteriore della camera branchiale a margine ondulato, con un paio di protuberanze che delimitano un'insenatura. Ha il corpo fusiforme e allungato, compresso nella parte ventrale, più spesso in quella dorsale, ricoperto di squame cicloidi caduche (meno della Sardina pilchardus). Le squame lungo la linea laterale variano in numero tra 43 e 51 e formano una carena ventrale seghettata, poiché sono trasformate in tanti scudetti affilati e appuntiti che si sovrappongono l'uno all'altro, lasciando sporgere l'estremità posteriore acuminata e tagliente. La testa è un poco più lunga del'altezza massima del corpo e ha bocca ampia, terminale, con la mascella inferiore lievemente prominente. Non esistono denti sulle mascelle, mentre se ne trovano sui palatini, molto sottili, raggruppati. L'osso linguale (glossohiyale), forma nella parte anteriore della lingua una lieve sporgenza ovale, come una placchetta, ricoperta di minutissimi denti. L'opercolo ampio, liscio, senza strie raggiate. Gli archi branchiali portano un fitto pettine di branchiospine, sottili e allungate in misura maggiore dei filamenti branchiali. L'occhio, grande, è ricoperto da una palpebra adiposa abbastanza sviluppata. La pinna dorsale, breve ed unica, ha i primi 3 raggi singoli, è spostata in avanti e il centro della sua base è all'incirca equidistante tra l'estremità anteriore del muso e l'inizio della codale. L'anale ha i suoi primi tre raggi singoli e gli ultimi due prolungati e la codale porta su ogni lato della parte basale, due grosse squame lanceolate, trasparenti e convergenti verso la forca caudale. Le ventrali sono brevi e portano anch'esse all'attaccatura posteriore una piccola squama lanceolata su ogni fianco. Simili squamette si notano anche all'attaccatura posteriore della dorsale. Le pettorali sono brevi, falciformi e si inseriscono immediatamente sotto l'angolo inferoposteriore dell'opercolo. La linea laterale è poco visibile. Per quanto riguarda la colorazione, ha il dorso azzurro, i fianchi ed il  ventre bianco argento. Tra l'azzurro del dorso e il bianco argento dei fianchi corre una stretta striscia dorata, molto evidente negli esemplari viventi o freschissimi, ma che si attenua sempre più dopo la morte, fino a scomparire completamente. L'estremità del muso è nerastra e una macchia nerastra si nota anche all'angolo superoposteriore dell'opercolo; le guance sono argentee ma intorno all'occhio vi è una tinta dorata che si accentua e si scurisce dopo la morte estendendosi anche agli opercoli. Le membrane delle pinne sono giallo pallido e i raggi grigiastri. Sui raggi più lunghi delle pettorali e nella membrana interadiale si nota una finissima punteggiatura nera. L'estremità della codale è nerastra.

Abitudini: Specie pelagica e gregaria che vive in acque tropicali e subtropicali, comunque mai al disotto di 18°C, lungo le platee continentali e che sembra piuttosto sensibile alle variazioni di temperatura e salinità, compiendo migrazioni periodiche, molto variabili a seconda delle diverse zone.

Dimensioni: La lunghezza massima, nel Mediterraneo, è  di 33 cm. La taglia commerciale varia tra i 15 e i 23 cm.

Alimentazione: Esclusivamente planctonica e indifferenziata, variabile secondo le zone, le stagioni e le profondità in cui vivono. Notate molte forme larvali e adulte di crostacei, celenterati e pesci.

Biologia: La riproduzione avviene nei mesi estivi fino all'inizio dell'autunno nelle zone superficiali del mare vicino alla costa. La durata della vita sembra limitata a 6-7 anni.