I Pesci dei Mari d'Italia
 

Classe: Elasmobranchii

TRIGONE
VIOLA

Ord. Myliobatiformes

Fam. Dasyatidae / Dasyatinae

Gen. Dasyatis


Foto di Aldo Marinelli
 

Pteroplatytrygon violacea  (Bonaparte, 1832)

Il corpo è discoidale e affusolato. Il disco, privo di spine, può raggiungere gli 80 cm e i suoi margini anteriori sono lievemente arcuati e con un rostro appena pronunciato in punta.  Lungo l'asse centrale vi sono delle spine molto piccole, acuminate e a base stellata. La parte inferiore del corpo è liscio. Gli occhi, relativamente piccoli, non sono sporgenti.
La bocca è posta ventralmente e sul suo pavimento sono presenti 10-12 papille carnose con base larga. Le
mascelle sono quasi rettilinee e i denti sono caratterizzati da una cuspide appuntita, più idonea al taglio che alla masticazione; nella mascella superiore i denti sono disposti in 25-34 file e in quella inferiore in 25-31 file.
Gli angoli superiori esterni delle pettorali sono arrotondati e i margini posteriori quasi rettilinei fino agli angoli inferiori dove si arrotondano bruscamente. La coda, poco meno due volte la lunghezza del corpo, si va assottigliando rapidamente ed è quasi circolare in sezione. Un lungo aculeo velenoso si trova sul lato dorsale della coda, mentre sul suo lato ventrale è presente una bassa ed estesa plica membranosa. Non vi sono né pinne dorsali né caudale.

Dorsalmente è bruno-violacea e ventralmente bruno-violaceo un po' più chiaro.
E' una specie pelagica, essenzialmente dei mari caldi e temperati, che normalmente si trova a notevoli distanze dalle coste, mentre nuota agilmente a profondità variabili tra la superficie e i 100 metri (ma scende anche ad oltre i 380 m). La riproduzione è ovovivipara. Gli embrioni (5-6) completano lo sviluppo tra agosto e settembre e alla nascita misurano da 9 a 12 cm.
Durante il periodo della gestazione, che dura 2-4 mesi, la femmina ha il fegato enormemente sviluppato, tanto da occupare quasi tutta la cavità addominale. Si nutre, aiutandosi con le pettorali, di crostacei planctonici, pesci  pelagici tipo sarde o alici e di molluschi cefalopodi. Si cattura con reti da posta derivanti e palangresi molto al largo e,  in superficie nello stretto di Messina da giugno ad agosto, con la fiocina. Dopo pescato spesso viene ributtato in mare a causa dello scarso valore commerciale. Arriva anche a 190 cm di lunghezza totale, coda compresa, ma comunemente è intorno ai 110 cm. Specie considerata vulnerabile, anche se viene pescata occasionalmente.
In Italia nota in Liguria, nel Tirreno centrale e specie nelle coste siciliane. Ultimamente segnalata con più frequenza in Adriatico, specie al largo del Delta del Po.

Trigone viola

Nomi dialettali

GENOVA 

Ciucciu neigro

LIVORNO 

Pasinaca nera

ROMA 

Brucco, Pastinaca

TERRACINA 

Brucco nero

NAPOLI 

Pisce cappille

PESCARA 

Urchie

OLBIA 

muggiu, raio

TRIESTE 

Matan, mucchio

MESSINA 

Bugghiu i summu,  monica

TRAPANI

Bugghiu


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Myliobatiformes


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