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Milano, alla Langosteria arriva la baked potato con Caviar Kaspia

di Federica Maccotta

Nuova collaborazione tra il gruppo di ristoranti e il caviale francese, con un’offerta dedicata al prezioso ingrediente. Disponibile solo da Cucina e A Casa e nel nuovo locale in apertura a Saint Moritz

Milano, alla Langosteria arriva la baked potato con Caviar Kaspia

In una delle insegne di mare più famose di Milano (e non solo), il caviale non è mai stato contemplato in menu. Fino a oggi. Il Gruppo Langosteria lancia una collaborazione con la francese Caviar Kaspia, che non si traduce in una semplice fornitura ma nella volontà di rendere il caviale un rito. Tanto per cominciare, le preziose uova di storione non si trovano in tutti i locali di Langosteria (ce ne sono quattro a Milano, uno a Parigi, uno a Paraggi in Liguria) ma solo da Langosteria Cucina, nel servizio di luxury delivery Langosteria A Casa e nello chalet in apertura a Saint Moritz a gennaio, verso il 20 del mese.

Baked patato e tagliolini

Il caviale, poi, non è stato inserito semplicemente nel menu. La carta prevede infatti la possibilità di assaggiare il piatto signature del ristorante parigino di Caviar Kaspia, la baked potato con caviale. Una patata dalla farcitura cremosissima con caviale, di diverse qualità a scelta, accompagnata da panna acida. Sono firmati invece da Domenico Soranno, corporate chef dell’insegna milanese, i tagliolini Langosteria con caviale. «Sono partito dai tagliolini con aglio, olio e peperoncino, tartare di scampi e caviale e li ho trasformati. Ho tolto l’olio e ho messo il burro, mentre gli scampi vengono cotti per pochi secondi per renderli apprezzabili da tutti», spiega lo chef. Il risultato è un primo cremoso che chiama la scarpetta, che parte da 120 euro per due persone.

Il rito della matrioska

Ma il caviale trova spazio per brillare anche in solitaria. Il menu prevede infatti la possibilità di ordinare quattro diverse qualità (Imperial Baeri, Reserve Oscietra, Gold Oscietra e Royal Beluga) in confezioni da 30, 50 o 100 grammi. La scatolina (tecnicamente chiamata papalina) viene servita in una speciale matrioska creata ad hoc per la collaborazione, ispirata da una borsa di Coco Chanel. Ad accompagnare le uova di storione, blinis e panna acida, la stessa proposta che si riceve a casa con il delivery di lusso di Langosteria. I prezzi? Si parte da 90 euro. E chi vuole può aggiungere la vodka di Caviar Kaspia, servita in ampolle da mezzo litro (anche queste create con Langosteria).

Il caviale come il tartufo

L’obiettivo è, appunto, creare un rito incontro al caviale. «Come il tartufo, il caviale è un prodotto che fa litigare con i clienti se non viene raccontato e non ha una storia, perché costa molto», spiega Enrico Buonocore, patron di Langosteria. Per questo non ha mai sentito la necessità di metterlo in menu, fino all’incontro con lo spagnolo Ramón Mac-Crohon, amministratore delegato di Caviar Kaspia. Che con Buonocore condivide un visione di ristorazione che crei un’esperienza per i clienti e non smetta mai di innovarsi, suscitando attrazione e curiosità. Non è un caso che stia valutando di aprire un ristorante Kaspia anche a Milano, nel futuro.