I saraghi sono pesci ossei marini appartenenti alla famiglia degli Sparidi, come i dentici, le orate e il pagro; nel Mar Mediterraneo sono presenti ben cinque specie di saraghi: il maggiore, il pizzuto, il fasciato, lo sparaglione e il faraone (oggi la specie più rara). Le differenze fra queste specie sono molto evidenti, e a parte riguardare gli habitat e l’alimentazione, riguardano le livree e le dimensioni. Per il consumatore, il sarago più pregiato è il sarago maggiore (Diplodus sargus), al pari del faraone oggi quasi scomparso; poco apprezzati sono il pizzuto e lo sparaglione, il primo per il gusto il secondo per la taglia (piccola). Un sarago fresco ha il corpo lucido di colore argento vivo, è molto rigido a volte curvo, branchie rosso porpora, occhi turgidi e trasparenti, scaglie (squame) ben pettinate e saldamente attaccate alla pelle.
Le carni del sarago contengono il 5-6% di grassi pertanto vengono considerate semigrasse. È ricco di sali minerali che lo rendono un alimento adatto nelle diete ricostituenti per adolescenti, sportivi, convalescenti e anziani. Contiene 103 Kcal per 100 gr di prodotto fresco.
Sarago Pizzuto
Sarago Pizzuto (Diplodus puntazzo) detto anche sarago Puntazzo.
Distribuzione e Habitat
È comune nel mar Mediterraneo, nel mar Nero e nell’Oceano Atlantico orientale e lungo le coste atlantiche del Sudafrica. È diffuso un po’ in tutti gli ambienti, preferibilmente su fondali rocciosi, i giovani più in superficie, gli adulti tra i 20 e i 50 metri di profondità; frequentatore anche di scogliere artificiali e porti.
Descrizione
Il Pizzuto si distingue facilmente dagli altri saraghi e in genere da tutti gli altri sparidi per il muso molto appuntito, da cui il nome di pizzuto, in più le strisce verticali sui fianchi sono molto marcate, e permangono particolarmente visibili anche a qualche ora di distanza dalla morte. È un sarago che raggiunge delle dimensioni notevoli, 40 cm di lunghezza e anche più di 1 Kg di peso.
Pesca
Si cattura raramente con le rete da posta ma più frequentemente all’amo, innescato con esche sia animali che vegetali. Sicuramente è di scarso valore commerciale per la qualità delle sue carni, ma spesso viene venduto spacciandolo per sarago maggiore o fasciato, specie più pregiate e sicuramente più costose.
Alimentazione
Il Puntazzo ha una dieta diversa rispetto agli altri saraghi, per certi versi assomiglia di più a quella di una salpa (Sarpa salpa), infatti, si nutre principalmente di alghe, anche se a volte, se disponibili, non disdegna molluschi e altri invertebrati.
Sarago Sparaglione
Sarago Sparaglione (Diplodus annularis).
Distribuzione e habitat
La specie è comune in tutto il bacino del Mediterraneo e nel mar Nero ed è presente anche nelle fasce costiere e nelle isole dell’Atlantico (più raramente). Questa specie di sarago predilige l’ambiente costiero, tra 0 e 20 metri di profondità, lo si può ritrovare su fondali rocciosi o sabbiosi, in particolar modo sulle praterie di Posidonia oceanica e di Zostera.
Descrizione
Lo Sparaglione è la specie di saraghi più piccola del mar Mediterraneo, raramente supera i 25 cm di lunghezza e i 2/3 etti di peso. Presenta una livrea grigio-argentea con sfumature giallastre e per le pinne ventrali gialle. La macchia nera presente sul peduncolo caudale tocca il bordo inferiore.
Alimentazione
Si nutre sia di alghe che di nematodi, molluschi, piccoli crostacei ed echinodermi.
Pesca
Viene catturato con tutte le tecniche di pesca sportiva che contemplino l’uso di esche naturali ed anche, e in grande abbondanza con le reti da posta. Non ha valore commerciale, a causa delle carni scarsamente saporite e della taglia media degli individui.
Sarago Fasciato
Sarago Fasciato (Diplodus vulgaris), detto anche sarago Testa Nera
Distribuzione e habitat
Questa specie è diffusa nel Mar Mediterraneo, nel Mar Nero e nell’Oceano Atlantico. Vive prevalentemente in zone rocciose costiere, soprattutto nei pressi di fondali sabbiosi, da 0 a 160 metri di profondità, normalmente non oltre i 30 metri; il Fasciato al contrario di altri saraghi è raro in acque salmastre, e non ama porti e scogliere artificiali.
Descrizione
Il Fasciato è molto simile al sarago Maggiore tranne che per due bande nere verticali ben definite, una in prossimità dell’opercolo branchiale e una sul peduncolo caudale; un’altra banda larga e scura è presente sopra gli occhi. Le pinne sono grigie tranne le pinne ventrali che sono scure. La misura massima è di 45 centimetri di lunghezza e un peso massimo è di 1,3 kg. Il fasciato è un pesce gregario, vive spesso in branchi e talvolta si può incontrare misto ad altre specie, generalmente lo si trova in branco con i saraghi maggiori.
Alimentazione
La sua alimentazione è quella classica di un po’ tutti gli Sparidi, quindi a base di crostacei, molluschi, cefalopodi e vermi marini.
Pesca
È preda ambita sia dai pescatori sportivi che dai professionisti. Viene catturato prevalentemente con reti da posta e con palamiti. Abbocca anche alle lenze. Le carni sono ottime.
Sarago Maggiore
Sarago Maggiore (Diplodus sargus)
Distribuzione e habitat
Questa specie è diffusa nel Mediterraneo, e nell’Oceano Atlantico orientale. È una specie abbastanza versatile riguardo all’habitat ed è la più diffusa nel mar Mediterraneo, predilige le aree costiere, vive su fondi duri, substrati sabbiosi, sulle praterie di Posidonia oceanica, nelle aree portuali e perfino all’interno delle lagune (con salinità non troppo bassa).
Descrizione
La livrea tende al grigio-argento, gli esemplari, in particolare quelli più giovani, presentano 5 linee verticali nere che si alternano con 4 grigie, la classica macchia nera sulla parte del corpo posteriore, appena prima della pinna caudale, non arriva al margine inferiore del peduncolo caudale; raggiunge una lunghezza massima di 45 cm per 2 kg di peso. Vive fino a 10 anni. È un pesce che negli stadi giovanili tende ad essere gregario ed a vivere in branchi, mentre in età adulta, con l’aumentare delle dimensioni, diventa solitario.
Alimentazione
Si nutre di crostacei ed altri invertebrati bentonici, da giovane, anche di alghe. La preda preferita dl del Maggiore sono i ricci di mare (Paracentrotus lividus), ma solo quando raggiunge la maggiore taglia con relativo sviluppo della dentatura che gli permette di rompere il guscio irto di aculei.
Pesca
Si cattura in gran numero con reti da posta, palamiti, nasse e lenze. Le carni sono pregiatissime e molto ambite da tutti i pescatori sportivi.
Sarago Faraone
Sarago Faraone (Diplodus cervinus)
Distribuzione e habitat
È una specie diffusa nell’Oceano Atlantico nord-orientale e nel mar Mediterraneo; è assai più diffusa lungo le coste nordafricane rispetto a quelle europee. In Italia è raro, è leggermente più comune in Sicilia. Lo si incontra esclusivamente su fondali caratterizzati da roccia naturale fino a circa 200 m.
Descrizione
Il carattere distintivo del Faraone è la sua tipica livrea, caratterizzata da 5-6 bande nere verticali, larghe ed accentuate, talvolta tendenti più al marrone scuro che al nero; le labbra sono decisamente molto sviluppate. È il più grande tra i saraghi mediterranei ed arriva sino a 55 cm di lunghezza, per 3 kg di peso.
Alimentazione
Specie onnivora, si nutre di piante acquatiche e piccoli invertebrati
Pesca
Avviene, occasionalmente, con reti da posta, palamiti, nasse e lenze. Le carni sono molte apprezzate e per la sua rarità è una preda molto ricercata.