Mentre l’ustione da contatto con la medusa rappresenta la più comune delle “problematiche” sulle spiagge italiane e quella da contatto con la pericolosa Caravella Portoghese è ancora fortunatamente una rarità, la puntura della tracina è una costante di ogni estate!

Andiamo a conoscere questo pesce dalla faccia buffa e dallo sguardo sornione e ricordiamoci quanto vale per tutte le specie marine: il mare è casa loro, siamo noi esseri umani gli ospiti! 

La famiglia Trachinidae comprende 9 specie di pesci d’acqua salata conosciuti comunemente come tracine o pesci ragno, appartenenti all’ordine Perciformes. In Versilia vengono chiamate raganelle.

Habitat e distribuzione geografica/ Questi pesci sono diffusi nei bassi fondali sabbiosi di tutto il mar Mediterraneo e sulle coste atlantiche dall’Europa occidentale a nord fino all’arcipelago britannico all’Africa tropicale. Una specie vive nell’Oceano Pacifico cileno.

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Caratteristiche fisiche/ Le tracine presentano un corpo cilindrico ma appiattito sul ventre (sono pesci che vivono principalmente sul fondo), con testa arrotondata, bocca molto grande rivolta verso l’alto e occhi posti molto in alto sulla testa. La lunga pinna dorsale è preceduta da una pinna formata da 5-6 raggi-spine cavi, collegati a una ghiandola velenifera. Altre spine velenifere sono poste sull’opercolobranchiale. Le dimensioni variano dai 15 cm di Trachinus collignoni ai 53 cm di Trachinus draco.

Le tracine si infossano nel fondale sabbioso, lasciando liberi solo gli occhi e le spine velenifere. Quando una preda capita a portata di bocca esse escono velocemente fuori dal loro nascondiglio. Si cibano di piccoli pesci e crostacei. Non hanno molti predatori, poiché la loro puntura dolorosa è un’esperienza terribile per chiunque provi a divorarle.